26 aprile 2015

Il pittore di Montevarchi


Ripensando a quando la musica si ascoltava con i vecchi walkman ed una cassetta regalava emozioni sulle rotaie, giusto il tempo di un Firenze - Montevarchi, sono passati veramente tanti anni (ahimé come si invecchia!).  
Proprio durante quei viaggi di ritorno da scuola, con indosso le sue immancabili cuffie, Francesco Verdi regalava forme incredibili grazie alla sua fervida fantasia. Non erano disegni tradizionali, niente nature morte per capirci, anche perché sfido chiunque a cimentarsi in tali opere classiche con sparati nelle orecchie gli Iron Maiden o robe simili! 

Seppur non fossero paesaggi né vasi di frutta polverosi, anche un profano come me non poteva non notare la nobile mano: il talento che si appropria della mano rendendola una piacevole estensione al suo servizio. I contorni, le linee, sia disegnasse con la matita che con i pennarelli, richiamavano fin da subito alla realtà più vera, talmente vera da fare invidia alle immagini fotografiche. 
Ho sempre pensato, probabilmente nella mia sconfinata ed abissale ignoranza, che la realtà rappresentata dagli artisti nello loro opere, anche se completamente identica al reale, rivelasse un valore un aggiunto, un sentimento che solo il pittore fosse in grado di trasmettere allo spettatore. Un qualcosa che l'impersonale realtà, seppur nella sua secolare forma, non potrà mai trasmettere per l'assenza di sentimento con cui si rivolge all'interlocutore. 
La pittura di Francesco, rappresentando quella stessa realtà in modo estremamente fedele, si arricchisce del sentimento attraverso il suo stile ed i suoi colori, oltre alla fantastica magia del simbolismo "lunare" che la rende unica. 

So già che, semmai leggerai queste poche righe, avrai iniziato a ridere dal punto in cui ho menzionato gli Iron Maiden...ma ci tengo a dirti che grazie a quella colonna sonora, ed alla tua anima rock, hai fatto molta strada ed i prestigiosi riconoscimenti ricevuti lo dimostrano, motivo per cui non posso che essere fiero di te ed augurati il meglio per la tua ancora giovane carriera!

PS: preparati perché quanto prima piomberò nel tuo nuovo atelier, con la speranza di restarci un paio d'ore...Ti accontenti di un moderno Ipod come sottofondo d'ispirazione oppure devo ricercare un vecchio mangianastri con le cuffie?!     


foto ed articolo dall'ultimo numero della rivista "In Comune"




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